Salmo 529 IL MILITE IGNOTO


Editoriale del 22 novembre 2025

Mentre si pubblicano le indiscrezioni sui piani di pace “per” l’Ucraina, leggo da un’intervista al card. Zuppi, già incaricato da papa Francesco di contatti con la Russia: «È doloroso ricevere richieste di donne che vivono anche in Italia e che hanno il marito o il figlio scomparsi», ammette il cardinale, facendo riferimento al ruolo vaticano di “facilitatore” negli scambi dei prigionieri. Gli scambi dei militari fra Kiev e Mosca si realizzano già; ben più difficili quelli dei civili. «C’è una richiesta di aiuto alla Santa Sede», fa sapere il cardinale: sia da parte delle autorità ucraine, sia da parte delle famiglie dei catturati. Un’esperienza drammatica – confida il presidente della cei – che «mi ha fatto comprendere il significato autentico del milite ignoto».

Già, e qual è il significato autentico del milite ignoto?

Un monumento all’ipocrisia delle guerre volute dai grandi
quando firmano le paci mai giuste

mostrando di onorare
ciò che delle guerre costrette dei piccoli

sanno benissimo di voler ignorare.

Solo l’antico salmista sapeva di non essere falsamente ignoto:

«Il mio vagare tu conti,
tu stesso conserva le mie lacrime nel tuo otre:
non sono forse sul tuo conto?» (Salmo 56,9)

Antonio Pinna (Salmista ad Aristan)

“Mentre si pubblicano le indiscrezioni sui piani di pace “per” l’Ucraina, leggo da un’intervista al card. Zuppi, già incaricato da papa Francesco di contatti con la Russia: «È doloroso ricevere richieste di donne che vivono anche in Italia e che hanno il marito o il figlio scomparsi»” Da Salmo 529 IL MILITE IGNOTO – Editoriale di Antonio Pinna (Salmista ad Aristan)


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